Nuove tecnologie per antichi frammenti: la collaborazione MeMo – MAGIC
Una nuova e prestigiosa forma di collaborazione si è aperta tra il progetto MeMo – Memory of Montecassino e il progetto MAGIC dell’Università di Napoli Federico II, segnando un passo importante verso la creazione di una rete nazionale dedicata alla tutela digitale del patrimonio manoscritto.
Il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Ateneo napoletano, nell’ambito del progetto PON MAGIC, ha bandito due borse di ricerca finalizzate all’acquisizione digitale dei frammenti della collezione Compactiones dell’Archivio di Montecassino, alla loro metadatazione e alla preparazione delle immagini per la pubblicazione congiunta nelle digital libraries dei progetti MAGIC e MeMo.
Un incontro inedito tra saperi umanistici e competenze scientifiche, che trova proprio a Montecassino il suo terreno privilegiato.
A seguito della selezione, due membri del team MeMo, Ylenia Nardone e Giuseppina Civitillo, sono state individuate come figure ideali per guidare le attività di digitalizzazione: un riconoscimento significativo della professionalità maturata all’interno del progetto MeMo, che negli ultimi anni ha sviluppato competenze specialistiche nel trattamento digitale dei manoscritti e nella gestione di archivi complessi.

La collaborazione è stata resa possibile anche grazie alla messa a disposizione, da parte del Dipartimento di Fisica della Federico II, di un nuovo scanner Zeutschel OS 15000 di ultima generazione: uno strumento di altissima precisione che permetterà di acquisire i fragilissimi frammenti delle Compactiones nel pieno rispetto dei criteri internazionali di conservazione e qualità dell’immagine.
L’iniziativa rappresenta molto più di un semplice progetto tecnico: è una sinergia accademica inter-universitaria che testimonia come la ricerca digitale sul patrimonio scritto possa diventare un punto d’incontro tra discipline, competenze e istituzioni. Montecassino, con la sua storia millenaria e la ricchezza del suo Archivio, si conferma ancora una volta crocevia di collaborazioni e laboratorio ideale per attività innovative, dove tecnologie avanzate e tradizione filologica dialogano in modo naturale.

Per MeMo, questa collaborazione segna un momento importante: il riconoscimento che il lavoro svolto in questi anni – tra digitalizzazione, descrizione, standard, formazione e alta specializzazione – ha generato competenze e metodi ora riconosciuti e ricercati anche su scala nazionale.
Un risultato che rafforza la missione del progetto: costruire condivisione, apertura e conoscenza, dando nuova vita ai materiali più fragili e preziosi del patrimonio cassinese. Questa nuova sfida inaugurata insieme a MAGIC è solo l’inizio di una rete in crescita, capace di mettere al centro la collaborazione, la ricerca interdisciplinare e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
