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Dottorato e ricerca

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Prima del metadato | Funzione del metadato

Il tema di ricerca prende spunto, come atto di partenza, dalle sperimentazioni di protocolli e formati per la digitalizzazione, di tecnologie e prassi di descrizione ed elaborazione delle immagini, di piattaforme web per la diffusione dei dati, il tutto declinato secondo la peculiare natura dell’oggetto culturale.

Dott. Fabio Brandi
Ciclo del corso di Dottorato XXXVIII
Supervisore: prof. Nicola Tangari

Il focus è sul processo di digitalizzazione, con attenzione al trattamento delle immagini in base alla loro destinazione, al corredo descrittivo e alla conservazione del digitale, verificandone standard nazionali e internazionali. L’attenzione è posta anche a un vero e proprio processo di rimediazione, in cui l’oggetto culturale viene riorganizzato per essere trasmesso in e attraverso un nuovo linguaggio, quello digitale. È un “passaggio di stato” che implica una serie di operazioni che contribuiscono attivamente alla ricostruzione del senso e comportano forme di trasformazione semantica e una variazione del contesto. È centrale il ruolo dei metadati e dei modelli descrittivi standardizzati nel determinare nuovi forme di accessibilità, lettura e interpretazione. L’uso di infrastrutture come IIIF evidenzia come l’oggetto culturale possa essere inserito in un ecosistema tecnologico tale da conferire ad esso una dimensione significante inedita.
Infine, la ricerca indaga le modalità del trasferimento di tecnologie, innovazioni e conoscenze ad una dimensione più vasta, verso le imprese, le p.a. e la società, secondo le istanze di Rome Technopole.

Produzione scientifica:
• Brandi, F., & Tangari, N. (2024). Rome Technopole per la digitalizzazione dei manoscritti di Montecassino, «DigItalia», 19 (2), pp. 143-148. [https://doi.org/10.36181/digitalia-00107]

I frammenti in minuscola beneventana: censimento, catalogazione e studio delle testimonianze conservate a Montecassino

Dott.ssa Chiara De Angelis
Ciclo del corso di Dottorato XXXVI
Supervisore: prof. Nicola Tangari

La tesi ha previsto la realizzazione di uno studio complessivo del corpus dei frammenti in minuscola beneventana conservati a Montecassino, noti con il nome di Compactiones. Si tratta di 2095 lacerti custoditi in cartelle e faldoni sommariamente organizzati per contenuto o codice d’origine, finora oggetto di attenzione parziale. Il risultato ottenuto è la catalogazione analitica dei frammenti, nonché la ricostruzione, nei limiti del possibile, dei codici cui essi sono riconducibili. Al lavoro di taglio ricostruttivo è stata affiancata un’indagine per casi di studio, incentrata su testimonianze isolate di contenuto liturgico, allo scopo di valorizzare non soltanto il loro peso in termini quantitativi ma anche il loro valore storico-culturale.

Cassino, Biblioteca Statale del Monumento nazionale di Montecassino, Archivio, Compactiones 772

Al fine di compiere un’indagine il più possibile analitica, il lavoro ha previsto la realizzazione di un database, che consta attualmente di 3162 voci, contenente il censimento della totalità dei frammenti in beneventana. La fase successiva ha, invece, previsto lo spoglio dei 2095 frammenti delle Compactiones e l’individuazione del totale delle testimonianze in minuscola beneventana, pari a 1688 pezzi. I lacerti sono stati successivamente ordinati per manoscritto d’origine e descritti analiticamente in un catalogo che contiene la ricostruzione di 9 manoscritti e di 33 casi di studio relativi a testimonianze isolate. Il procedere della catalogazione ha aperto un ulteriore campo d’indagine relativo a offset e piccoli lacerti spesso riscontrati sui frammenti catalogati. Tali testimonianze sono state censite in un apposito database (allo stato attuale costituito da 500 voci) e sottoposte a un esame sistematico del contenuto, il cui esito ha condotto all’individuazione di cluster di frammenti riconducibili a manoscritti di cui costituiscono attestazioni isolate.

Produzione scientifica:
• De Angelis C., Frammenti di una Bibbia in minuscola beneventana nel fondo cassinese: analisi, ricostruzione, contestualizzazione, in Parola al testo. Percorsi interdisciplinari di critica del testo, Sapienza editrice, Roma, 2023, pp. 71-84.
• De Angelis C., De Angelis F., Nuovi frammenti in minuscola beneventana in legature cassinesi, in BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana, vol. 31, Viella, Roma, 2023, pp. 35-46.
• De Angelis C. (in corso di stampa), Tessere di memoria: i frammenti in minuscola beneventana nelle Compactiones, «La Bibliofilia» 71.
• De Angelis C., Dell’Omo M., Montecassino, Compactiones, nn. 2004-2023. Ritrovati i “frammenti di codici abruzzesi” già desiderati da Elias Avery Lowe e Virginia Brown, in BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana, vol. 30, Viella, Roma, 2022, pp. 9-43.
• De Angelis C., Ventriglia M., Fragments in Beneventan minuscule: genesi, sviluppi e prospettive di un progetto in fieri, in BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana, vol. 28, Roma, Viella, 2020, pp. 9-18. De Angelis C., Zambardi E. (in corso di stampa), Reuses of Reuses: The Case of Glossed Biblical Fragments at Montecassino, a cura di Cossu A., Zambardi E., Brepols, 2024 (Bibliologia. Elementa ad librorum studia pertinentia, 70).

‘Oltre Inguanez’. I manoscritti successivi al n. 600 dell’Archivio dell’Abbazia di Montecassino: catalogazione sommaria della raccolta e descrizione dettagliata dei codici medievali.

Dott.ssa Federica De Angelis
Ciclo del corso di Dottorato XXXVIII
Supervisore: prof. Nicola Tangari

Il progetto ‘Oltre Inguanez’ ha l’obiettivo di proseguire la catalogazione dei codici dell’Archivio dell’Abbazia di Montecassino, intrapresa da Mauro Inguanez nella prima metà del XX secolo, e tuttora incompiuta: infatti, ‘solo’ la prima metà dei codici – circa seicento – è confluita nella sua monumentale opera Codicum Casinensium manuscriptorum catalogus.
L’attività di ricerca in corso ha previsto in primis lo spoglio di tutti i manoscritti con segnatura superiore al n. 600, al fine di ricostruire la consistenza esatta del fondo librario manoscritto del cenobio benedettino. Successivamente è stata avviata una campagna di descrizione sommaria di tutto il corpus, in linea con gli standard catalografici definiti dall’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico), nonché un’indagine ulteriore e più approfondita dei soli codici medievali (ante 1500), mediante schede catalografiche di taglio analitico.

Il progetto è altresì orientato all’applicazione delle attuali tecnologie digitali come elementi essenziali di supporto per la conoscenza del patrimonio librario: le schede di descrizione, infatti, stanno convergendo anche nella piattaforma digitale MOL (Manus Online), e saranno presto corredate da riproduzioni digitali complete dei manoscritti medievali. La ricerca s’inserisce, dunque, in un programma di più vasta portata, che mira alla salvaguardia e alla valorizzazione delle risorse culturali, potenziandone l’accessibilità tramite gli strumenti digitali, anche in un’ottica di inclusività sociale e sostenibilità.

Produzione scientifica:
• De Angelis C., De Angelis F., Nuovi frammenti in minuscola beneventana in legature cassinesi, in ‘BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura Beneventana’, vol. 28, Roma, Viella, 2023.
• De Angelis F., I manoscritti meno noti di Montecassino, in «La Bibliofilia» 71 (2024), in corso di stampa.

Strumenti e metodi per la conservazione e la digitalizzazione del libro antico a stampa e manoscritto: normativa di riferimento, pratiche correnti e prospettive future

Dott.ssa Marta Filippini
Ciclo del corso di Dottorato XXXVIII
Supervisore: prof. Nicola Tangari



Negli ultimi anni, visto l’incremento di progetti di digitalizzazione del patrimonio librario, è emersa la necessità di definire con maggiore precisione gli strumenti e le attività che permettono di attuare una corretta manipolazione e movimentazione dei volumi nel corso delle attività.

Il presente progetto si pone come obiettivo innanzitutto l’individuazione delle buone pratiche per la digitalizzazione e la conservazione del libro antico a stampa e manoscritto, attraverso la valutazione dei sistemi attualmente in uso nelle biblioteche e alla luce dei diversi standard esistenti a livello nazionale e internazionale nell’ambito della digitalizzazione del patrimonio librario. La ricerca ha previsto infine la predisposizione di una scheda di valutazione dello stato di conservazione di manoscritti e libri antichi e l’analisi di oltre duecentocinquanta volumi. Grazie alla collaborazione con la ditta New Sintesi Srl, che cofinanzia la borsa di dottorato, verranno ideati e realizzati prototipi di sistemi innovativi per la conservazione e la movimentazione del patrimonio librario (scaffalature, dispositivi di protezione e movimentazione del patrimonio librario).

I manoscritti cassinesi di XII secolo in minuscola beneventana: studio paleografico e codicologico

Dott.ssa Roberta Molinari
Ciclo del corso di dottorato XL
Supervisori: dott.ssa Nina Sietis, prof. Nicola Tangari

Il presente progetto di ricerca prevede l’indagine analitica ed esaustiva di tutti gli esemplari in minuscola beneventana confezionati a Montecassino nel XII secolo e conservati presso l’Archivio dell’Abbazia. Lo scopo è contribuire a far luce sulla manifattura libraria nel cenobio benedettino in una fase piuttosto trascurata rispetto all’aureum saeculum Desiderii: infatti, poco studiata e scarsamente documentata, la produzione di codici dello scriptorium cassinese successiva alla seconda metà dell’XI secolo resta ancora in gran parte oscura.
Non costituiscono un’eccezione neppure i volumi in minuscola beneventana.

Di fatti, questa scrittura, nella tipizzazione che proprio dal monastero di Montecassino prende il nome e che nel secolo XI aveva dato i suoi più splendidi frutti, è stata indagata in ogni suo aspetto fino agli esemplari confezionati sotto gli abati Desiderio († 1087) e Oderisio († 1105), per poi cessare di attrarre l’interesse degli specialisti. Per tale ragione, dunque, la ricerca in corso focalizza la sua attenzione nello specifico sul corpus di manufatti in beneventana allestiti nello scriptorium cassinese post-oderisiano. Gli obiettivi principali sono i seguenti: offrire, dei testimoni selezionati, un’analisi quanto più possibile completa sotto il profilo paleografico, materiale, testuale e storico; precisarne la collocazione cronologica, spesso incerta e dibattuta; ricostruire l’organizzazione del lavoro dei monaci-copisti e individuare motivi ricorrenti nelle tecniche di confezione del manoscritto nel periodo d’interesse; indagare scrupolosamente l’evoluzione della beneventana cassinese nelle sue ultime fasi, per le quali sono stati fino ad ora segnalati solo pochi generici tratti di deviazione dal canone.

La Bibbia glossata a Montecassino: tra ricezione e appropriazione. Studio storico e codicologico

La ricerca analizza un corpus di 55 Bibbie glossate conservate presso l’Abbazia di Montecassino e prodotte tra il XII e la fine del XIII secolo. Questi testimoni manoscritti costituiscono un elemento fondamentale per l’esame dei meccanismi di ricezione e appropriazione della Bibbia glossata all’interno di un importante centro monastico medievale. 

Dott.ssa Elvira Zambardi
Ciclo del corso di dottorato XXXVI
Scuola Superiore MeridionaleÉcole Pratique des Hautes Études
Supervisori: Marco Cursi, Marilena Maniaci, Martin Morard

L’approccio adottato si basa su un’analisi codicologica, il cui risultato è il catalogo, volto a fornire elementi utili a una migliore comprensione delle pratiche di ricezione e appropriazione della Bibbia glossata nel contesto cassinese e, più in generale, nell’Italia meridionale. I risultati indicano che il 75% dei codici studiati è di origine italiana, mentre una parte significativa proviene da atelier transalpini, con una predominanza degli scriptoria francesi. Lo studio mette inoltre in evidenza un’eterogeneità nelle mise en page, nelle strategie di copia e nelle modalità di trasmissione testuale, illustrando l’adattamento ai nuovi modelli manoscritti diffusi dal nord Europa. Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni esemplari notevoli, come il Casin. 235, unico testimone cassinese diretto della Glossa media alle Epistole paoline, e il Casin. 264, unico manoscritto del corpus sottoscritto, copiato tra il 1166 e il 1167 da un copista identificato con il nome di Ferro.

Produzione scientifica:
• De Angelis, C. – Zambardi, E., Reuses of Reuses: The Case of Glossed Biblical Fragments at Montecassino ; in Uses and Reuses of medieval Manuscript Books. Southern Italy. Latin Manuscripts / Usi e riusi del libro manoscritto nel Medioevo. Italia meridionale. Manoscritti latini, a cura di Cossu, A – Zambardi, E., Brepols 2025 (Bibliologia 71). [in preparazione].
• Morard, M. – Zambardi, E., Le manuscrit Casin. 235 et son matériel paratextuel : un témoin de la Glossa media sur les Épîtres pauliniennes entre tradition et innovation in La memoria scritta di Montecassino, a cura di Maniaci, M., e Tangari, N., «La Bibliofilia», CXXVI (2024) [in corso di stampa].
• Zambardi, E., Le Bibbie glossate conservate a Montecassino: ricerche in corso, in «Gazette du Livre Médiéval», 66 (2020), pp. 142-151, 2022.